sabato 23 gennaio 2016

Il sigaro di capodanno.

Niente di nuovo, niente di vecchio.





Ho acceso un sigaro dal sapore orientale, un piccolo rogo dell'anno passato. Il tizzone arde. Solo brutti ricordi. In famiglia un tumore, una gamba amputata, un'amica che muore.
Un colpo di tosse. I sigari non andrebbero sospirati. Il tizzone arde. Solo brutti ricordi? No: i colori del lago, i sudori del ballo, quel bacio sul molo. E poi fughe d'amore, amori fugaci, un amore fuggito, una settimana di cuore amareggiato e dopo il sollievo per il pericolo scampato; che altro? Van Gogh e buon vino, molte strette di mano, un viaggio in un paese lontano. Viene da là il tabacco che sto bruciando come fosse il mio vecchione personale. Il tizzone arde. Solo ricordi, nient'altro. Nessun rimpianto, nessun rimorso, nessun bilancio, nessuna nostalgia del passato, nessun buon proposito per il futuro. Tutto quello che abbiamo è il presente, e mi piace abbastanza.

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